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Sarà il Covid-19 a salvare il mondo?
Riflessione dei copresidenti dell'IPPNW
21.04.2020 Mentre l'epidemia si allarga nel mondo a macchia d'olio, questa riflessione di Ira Helfand, Arun Mitra e Tilman Ruff è un'analisi che porta lontano. Intrecciando le urgenze di oggi e partendo dalla considerazione di quanto le preoccupazioni e gli allarmi avessero risuonato da decenni dalla comunità sanitaria mondiale. Portando il paragone del "non chiediamoci 'se' ma 'quando'" nell'insorgere delle pandemie, ad emergenze anche più gravi: che hanno i nomi (nel periodo attuale assai poco evocati) di cambiamento climatico e - questo poi ancor meno evocato (ed è doverosamente da sottolineare anche qua, non col 'se' ma col 'quando') - della futura catastrofe nucleare.
Emergenza pandemia
Intervista a Mikhail Gorbachev
05.04.2020 "Credo di averla presa un po’ come tutti. All’inizio speravo potesse essere controllata, arginata. Purtroppo ciò non è stato e l’epidemia si è diffusa in lungo e in largo. È stato necessario prendere misure e decisioni inedite. I capi politici, i cittadini e gli organismi internazionali si sono trovati in gravi difficoltà. Bisognerà analizzare nei minimi dettagli ciò che è successo ma la priorità ora è di riprendere il controllo della situazione e sconfiggere questo nuovo e malvagio nemico."
Una nuova micidiale corsa agli armamenti
12.09.2019 Trattati fondamentali disdetti, altri in scadenza. Il multilateralismo Onu contrastato da un sovranismo crescente che preferisce accordi bilaterali, a sfavore dei più deboli. Superpotenze e Stati nucleari che annunciano ammodernamenti degli arsenali atomici. Il vento è cambiato ed è pericoloso.
L’Italia aderisca al TPNW
Una mozione in Senato
01.06.2019 Una mozione in Senato. Una richiesta ufficiale affinché il governo italiano disponga i passi necessari affinché anche il nostro Paese aderisca al Trattato per la proibizione delle armi nucleari. Supportato da IALANA – International Association of Lawyers for the Abolition of Nuclear Arms – e da altri partner e membri di ICAN in Italia, il documento presentato in Parlamento il 29 maggio scorso nella sua premessa ha illustrato nel dettaglio l’approvazione in sede ONU del Trattato – 122 Paesi a favore, 70 firmatari e 23 ratifiche in data attuale – e la motivazione grave che è stata alla base del lungo percorso che dagli anni passati ha portato alla sua stesura: Premessa fondamentale del Trattato è il riconoscimento, di particolare rilievo in uno strumento giuridico internazionale, delle “catastrofiche conseguenze umanitarie” delle armi nucleari, e che la loro completa eliminazione “rimane il solo modo per garantire che esse non siano mai usate in qualsiasi circostanza”.
L’Italia esca dall’ambiguità sul nucleare: migliaia di firme per la ratifica del TPAN
20.09.2018 Il 26 settembre, giornata dedicata dall’ONU al disarmo nucleare, le Associazioni WILPF Italia, Donne in Nero, Disarmisti Esigenti, Pax Christi, Comboniani, IPPNW (medici contro il nucleare) consegneranno alle massime istituzioni italiane le migliaia di FIRME raccolte in più parti del Paese, perché l’Italia firmi e ratifichi il TPAN (Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari). E’ l’epilogo di un iter durato vari mesi, con una corrispondenza con la Presidenza della Repubblica.
7 luglio, un anno dopo. Good News!
07.07.2018 Oggi 7 luglio, un anno dall’approvazione del Trattato per la proibizione delle armi nucleari. Ed ecco due Good News che accendono di più la speranza:
- Ieri lo Stato della Costa Rica ha depositato il suo strumento di ratifica per il Trattato delle Nazioni Unite sul divieto delle armi nucleari. A tutt’oggi sono allora 11 gli Stati che lo hanno ratificato e 59 i firmatari. Il Costa Rica è stato uno dei primi favorevoli del trattato e il suo ambasciatore di Ginevra, Elayne Whyte Gómez, ha presieduto le negoziazioni storiche dello scorso anno. Il 7 luglio 2017, in seguito all’adozione del Trattato, commentò: “Siamo riusciti a seminare i primi semi di un mondo libero dalle armi nucleari”. L’assemblea legislativa della Costa Rica votò all’unanimità a favore della ratifica del trattato a marzo, riflettendo l’ampio sostegno del Paese per il disarmo nucleare.
- Ritornando tra i confini europei: un sondaggio tra quattro Stati – Belgio, Olanda, Germania e Italia – aderenti alla NATO e detentori di armi nucleari, ha confermato una maggioranza di favorevoli alla loro rimozione e alla firma del Trattato, nonché contrari ad investimenti nel nucleare da parte di istituti finanziari e all’acquisto dei nuovi aerei F35 capaci di portare armi nucleari.
Si attiva un filo rosso di comunicazione tra le due Coree
04.01.2018 Dalla dichiarazione congiunta tra IPPNW, ICAN e il Governatore della provincia di Gangwon, alla riapertura delle comunicazioni tra le due Coree in vista dei Giochi Olimpici Invernali.
Il 19 dicembre scorso, una delegazione composta da membri del direttivo di IPPNW e ICAN, assieme al Governatore della Provincia di Gangwon – regione dove si terranno i Giochi – dalla Zona Demilitarizzata tra le due Repubbliche ha rilasciato una dichiarazione congiunta con l’appello specifico ai leader delle due Coree, Stati Uniti, Cina, Giappone e Russia, perché si accordino per avviare urgenti negoziati di pace.
L'ONU adotta il divieto delle armi nucleari. Stati Uniti e altre potenze nucleari continuano il boicottaggio
23.08.2017 All’Assemblea delle Nazioni Unite, venerdì 7 luglio, è stato votato a larghissima maggioranza il ‘Nuclear Ban’, un Trattato vincolante che mette fuori legge tutte le armi nucleari, sia le testate esistenti (in mano a Stati Uniti, Russia, Regno Unito, Francia, Cina, India, Pakistan, Israele, Nord Corea) sia lo sviluppo di nuovi sistemi d’arma nucleare. Il testo del trattato è stato approvato con 122 voti favorevoli, un voto contrario (Olanda) e un astenuto (Singapore). Dopo anni di lavoro per rendere il Trattato una realtà, pur se ostacolati dai paesi che possiedono armi nucleari e dai paesi NATO (Italia compresa), si può dire finalmente che c’è un Trattato che può permettere di liberarsi dalla minaccia nucleare.
Trattato di messa al bando delle armi nucleari, una svolta storica
07.07.2017 Sono passati quasi 72 anni da quando nell’ambito del progetto MANHATTAN gli Stati Uniti il 16 luglio 1945 alla fine della seconda guerra mondiale hanno fatto esplodere la prima bomba nucleare a fissione sulla base di un dispositivo di plutonio. Con questo sviluppo tecnico militare scoperto dai fisici tedeschi ed italiani l’umanità ha intrapreso un percorso di armamento nucleare che ha rischiato ben 20 volte la sua estinzione, secondo l’ex ministro della difesa americana McNamara.
Verso l’adozione di un Trattato di divieto nucleare forte il 7 luglio
03.07.2017 Lunedì 26 giugno, la conferenza delle Nazioni Unite finalizzata alla negoziazione di un trattato di divieto delle armi nucleari ha affrontato la prima lettura di una bozza di testo rivista del trattato elaborato dal presidente della conferenza, l’ambasciatrice costaricana Elayne Whyte. Dopo due settimane di questo round finale, molti partecipanti hanno espresso perplessità di fronte a questo ulteriore scambio di posizioni e di punti di vista: con l’orologio che segnava la fine del convegno e la data del 7 luglio prevista per l’adozione di un trattato condiviso, molti delegati hanno espresso la loro volontà di entrare nel merito del testo del trattato paragrafo per paragrafo, riga per riga.
In tre anni le banche hanno investito indirettamente quasi 500 mld di $ nell'industria delle armi nucleari
08.12.2016 Tra gennaio 2013 e agosto 2016 le banche di tutto il mondo hanno investito - indirettamente - quasi 500 miliardi di dollari (l’equivalente di 470 miliardi di euro) nell’industria delle armi nucleari, attraverso strumenti come prestiti ed emissioni di azioni e obbligazioni.
NPT - un quiz
13.05.2015 Potete elencare gli Stati nucleari "ufficiali" aderenti al NPT? Se avete detto Stati Uniti, Russia, Regno Unito, Francia e Cina ... vi sbagliate. No, questa non era una domanda trabocchetto che avesse qualcosa a che fare con la Corea del Nord. Il fatto è che il Trattato sulla non proliferazione delle armi nucleari non contiene una sola parola che conferisca alcun tipo di status speciale ai suoi cinque membri dotati di armi nucleari. Non compare mai la parola "ufficiale". E nemmeno la parola "riconosciuto". Né qualsiasi altra parola che alluda anche solo alla nozione che questi cinque Stati abbiano un diritto, temporaneo o meno, sulle armi nucleari che avevano quando hanno aderito al trattato.
Usa, quel milione di morti provocati con la "guerra al terrore" dal 2001 ad oggi
05.04.2015 La "guerra al terrore" voluta nel 2001 dall’amministrazione Bush «ha ucciso direttamente o indirettamente circa un un milione di persone in Iraq, 220.000 in Afghanistan e 80.000 in Pakistan, un totale di circa 1 milione e 300 mila persone», soprattutto civili. È questa la conclusione a cui giungono gli autori di Body Count. Casualty Figures After 10 Years of the War on Terror, un rapporto redatto da tre gruppi di scienziati attivi nella causa del pacifismo e del disarmo nucleare: Physicians for Social Responsibility, Physicians for Global Survival e gli International Physicians for the Prevention of Nuclear War, la federazione di medici attiva in 64 paesi che nel 1985 si è aggiudicata il Nobel per la pace per «aver creato consapevolezza sulle catastrofiche conseguenze di una guerra nucleare».
Ecco le 70 bombe nucleari in Italia
Venti ordigni americani nella base bresciana di Ghedi. Che i caccia della nostra Aeronautica possono sganciare in ogni momento. Altri 50 nei bunker Usa di Aviano. Una presenza che costa cara. Con rischi, problemi di spesa e accordi tenuti segreti
01.06.2014 C'è un angolo della provincia di Brescia dove la Guerra Fredda non è mai finita. Negli hangar dell'aeroporto di Ghedi ci sono ancora oggi caccia italiani pronti al decollo per andare all'attacco con bombe nucleari sotto le ali. Incredibile? Non è la sola rivelazione sull'arsenale atomico attivo nel nostro Paese.Una ricerca della Fas, Federation of American Scientists , documenta come l'Italia custodisca il numero più alto di armi nucleari statunitensi schierate in Europa: 70 ordigni su un totale di 180. E siamo gli unici con due basi atomiche: quella dell'Aeronautica militare di Ghedi e quella statunitense di Aviano (Pordenone). Due primati che comportano spese pesanti a carico del governo di Roma: spese che, a 25 anni dalla fine della Guerra fredda e degli incubi nucleari, appaiono ingiustificabili.
Disarmo nucleare: a Fiesole dal 15 al 31 marzo la mostra “SenzAtomica”
12.03.2014 Sabato 15 marzo alle 10.30 nella Sala del Basolato del Municipio (piazza Mino) viene inaugurata la mostra “Senzatomica. Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari”, organizzata dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai in collaborazione con il Comunale di Fiesole. L’esposizione, che sarà visitabile gratuitamente fino al 31 marzo (orario 9 – 19, mentre il 31 fino alle 13), si inserisce nel contesto di una campagna che mira alla creazione di un movimento di opinione per l'elaborazione e l'adozione di una Convenzione Internazionale sulle Armi Nucleari per il disarmo nucleare totale.
A proposito di Fukushima: IPPNW vs. OMS
07.03.2013 Benché in Italia non se ne parli (quasi) più, a parte rarissime eccezioni, sono trascorsi quasi due anni dal disastroso incidente avvenuto nella centrale nucleare giapponese di Fukushima. Ieri, sul sito tedesco dell’International Physicians for the Prevention of Nuclear War (IPPNW) – Associazione Internazionale Medici per la Prevenzione della Guerra Nucleare, è apparso per la prima volta un resoconto ufficiale in cui un’equipe di medici e biologi ha valutato le reali conseguenze del disastro sulla salute delle persone. Se in Italia il tema Fukushima è passato in secondo piano, in Germania è ancora molto seguito e al centro dell’attenzione dei media e della popolazione in generale.
Riparliamo di rischio nucleare?
13.02.2013 Italiani distratti? Sì ma non per colpa loro. Soprattutto di questi tempi in cui l'imminente scelta elettorale scalda gli animi di candidati e simpatizzanti, ma ahimé su argomenti prettamente nazionali, incanalati nel gossip di tanti media avidi di share. E la situazione mondiale? E i conflitti più o meno vicini? I morti e i danni ingenti a beni e persone? E l'inasprirsi dei rapporti tra le due grandi potenze, USA e Russia, territori in cui territori sono tuttora disseminati ordigni bellici inesplosi, quelle armi nucleari che dal crollo del Muro di Berlino sembravano diventate, ormai, vecchi ricordi di un passato fuggito altrove? Diciannovemila bombe sono ancora ammassate qua e là per il pianeta: riusciamo a renderci conto della "spada di Damocle" ancora incombente su di noi?
Appuntamento a Oslo
01.03.2013 In questi giorni si é tenuto un importante evento ad Oslo, Norvegia: il 4 e 5 marzo è stata inaugurata la Conferenza diplomatica "Humanitarian Impact of Nuclear Weapons", tema scottante che vede riuniti i rappresentanti di almeno 120 Stati. Il notevole incremento di presenze rispetto all'edizione precedente, é stato considerato un fatto considerato molto positivo.
Danni irreversibili e sanzioni
Una storia di guerra e di attualità
28.11.2012 Arriva dall'Iran la cruda testimonianza di un sopravvissuto ai bombardamenti chimici della guerra Iran-Iraq di 25 anni fa. Shahriar Khateri, l'allora giovane soldato volontario patriota e coraggioso, investito in parte dalla nube tossica nel corso di un attacco al fronte in trincea, adesso è medico e lavora proprio al Centro di ricerca medica di Teheran per i veterani di guerra. La sua è una storia dolorosa e disumana, che non si esaurisce con gli anni e purtroppo non l'unica: tanti sono i sopravvissuti ancora alle prese con la sofferenza e le malattie, con lesioni principalmente agli occhi e/o ai polmoni, le cui cure sono sempre più a rischio a causa delle recenti sanzioni comminate dalla comunità internazionale alla nazione islamica per via delle decisioni di Teheran sullo sviluppo dell'energia nucleare.
Alleati contro la Bomba
Dall'intervento del dott. Michele Di Paolantonio, all'assemblea plenaria conclusiva del Congresso Nazionale FIMMG 2011, ricordiamo il ruolo fondamentale svolto dall'Internazionale Medici nelle vicende che liberarono l'Europa dai missili a medio raggio, traendone un utile spunto per promuovere nelle proprie città, azioni culturali e istituzionali a favore del disarmo.
Università d'Estate
Global Health Summer School: "Trauma & Health in the Context of Violent Conflict, Climate Crisis and Displacement"
26 luglio - 1 agosto 2020 a Berlino
(La fase di registrazione è terminata)